martedì 28 giugno 2016

Trasporto melodico




Nell’ambito dell’improvvisazione il trasporto melodico è un ottimo sistema per dare continuità e coerenza alle idee che si suonano. Nella musica classica lo stesso meccanismo viene chiamato “progressione” ed ogni compositore del periodo tonale ne ha fatto uso nelle proprie opere. In cosa consiste esattamente? Molto semplice: data una cellula melodica di partenza questa viene trasportata su i diversi gradi della scala o del modo che si ha come riferimento. Basta aprire a caso una pagina di J.S. Bach per trovarsi di fronte a:








 fig.1 da “Sonate partite per violino solo” J.S. Bach, BWV 1001

In questo caso l’idea della prima battuta viene trasportata su altri gradi di Sol minore mantenendo invariati i rapporti intervallari. Nella didattica anglosassone del Jazz questo argomento viene chiamato a volte “sequence”, “moving shape” o “motif development”, ma di base è lo stesso concetto. Ad un recente seminario, il sassofonista Simone La Maida ha proposto un interessante metodo di studio per il trasporto. Si parte dall’ incipit del brano Anthropology e lo si sposta su tutti i modi della scala maggiore. Osserviamo intanto la frase ed i gradi che coinvolge:









fig.2 Incipit da “Anthropology”, Charlie Parker (trasportato in Do).

Sebbene la cellula non contenga tutti i gradi della scala è ottimo punto di riferimento per lunghezza, intervalli e cantabilità. Questo è quello che accadrà trasportandola sui diversi gradi della scala:




Ecc….


fig.3 Trasporto melodico dell’incipit di “Anthropology” in Do maggiore.


Fin qui nulla di particolare da osservare. Nel momento però di affrontare questo lavoro con la chitarra subentrano alcuni dubbi: quante sono le permutazioni di questa frase? Su quali set di corde posso svilupparla? In quale direzione? Ho voluto quindi perdere un po’ di tempo a trovare la maggior parte delle diteggiature possibili sulla chitarra (non tutte). Questo lavoro mi sta facendo andare davvero in profondità su questo argomento e, visto che il trasporto non era un argomento a me nuovo, ho anche capito perché non riuscivo a vedere miglioramenti nel mio modo di suonare: passavo infatti ogni giorno ad una frase diversa senza sviluppare sulla chitarra tutte le possibilità. Mi accontentavo insomma, per poi passare subito allo sviluppo della cellula di un altro brano. Bisogna invece insistere sulla stessa frase senza mollarla subito. Che cosa fare successivamente? Farlo in tutte le tonalità!

A questo link troverete la stessa frase (incipit di Anthropology) con 5 permutazioni possibili (segnate con il colore viola).  Le permutazioni sono sviluppate su tutti i set di corde:


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